Il Monte Catria è una montagna alta 1702 m s.l.m. nei comuni di Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio, in provincia di Pesaro e Urbino e nel comune di Scheggia e Pascelupo, in provincia di Perugia.
Il Gruppo del Monte Catria comprende inoltre altre cime minori: il Monte Acuto (mt. 1668), il Monte Corno (1412 m), il Monte Tenetra (1240 m), il Monte Alto (1321 m) e il Monte Morcia (1223 m). L’ altimetria segna dunque le quote più elevate di questa parte centrale dell’Appennino Umbro-Marchigiano; le vette del Monte Catria e del Monte Acuto sono peraltro le più alte nel tratto appenninico compreso tra la catena dei Monti Sibillini a sud e l’ alto Appennino modenese con il Corno alle Scale (1945 m), a nord.
Fa parte delle comunità montane del Catria e Nerone e del Catria e Cesano.
La sua mole è stata considerata sacra fin dall’antichità. Alle sue falde, a circa un miglio dalla Mutatio Ad Ensem (l’attuale Scheggia), era un famoso Tempio degli Umbri, dedicato a Giove Appennino, il cui Oracolo è stato consultato anche da alcuni imperatori romani. La sua vetta era ritenuta sacra e venerata anche dai Galli Senoni[senza fonte]; nel 1901, durante scavi di sistemazione, vi fu ritrovato un bronzetto votivo di fattura gallico-romana. Oltre la Tabula Peutingeriana, ricorda il tempio in un carme, il poeta del tardo impero Claudiano, descrivendo la marcia trionfale dell’imperatore Onorio da Ravenna a Roma nel 404 d.C.; notava in alto le are minacciose del Dio Appennino ancora a servizio del culto pagano per le popolazioni del territorio. In passato alcuni ritennero che nei pressi del Tempio fossero state trovate le Tavole Eugubine.[senza fonte] Il Catria nel Medioevo ha fatto da confine tra l’Esarcato di Ravenna (territorio di Luceoli, vicino all’odierna Cantiano) e l’estremo nord del Ducato di Spoleto, che con il Gastaldato di Nocera, si incuneava fino alle orride strettoie del Corno sul fiume Sentino a circa 3 km da Isola Fossara, che incrociando il Marena e il Sanguerone nella pianura della città romana di Sentinum, si getta dopo Frasassi e San Vittore alle Chiuse, nell’Esino.
Dante Alighieri nella Divina Commedia al canto XXI del Paradiso, ha reso celebre la montagna ricordando l’eremo di Fonte Avellana, fondato nel X secolo, dove sono vissuti 76 tra santi e beati e dal quale sono usciti ben 54 vescovi. Il poeta vi è stato esule-ospite per qualche tempo. Il Catria si può dunque a buon titolo chiamare “La Santa Montagna”. Infatti ai suoi piedi oltre l’eremo di Fonte Avellana, c’erano le abbazie di Santa Maria Assunta di Frontone, S. Angelo di Paravento, di Sant’Angelo di Chiaserna, di Santa Maria di Sitria, l’Abbazia di Sant’Emiliano in Congiuntoli, l’Eremo di Luceoli e, poco lontano, alle falde del monte Cucco, l’Eremo di San Girolamo di Pascelupo; i predetti eremi e cenobi seguivano tutti la Regola di San Benedetto ed erano nell’area di diretta influenza Avellanita. Dal 22 agosto 1901 la vetta del monte Catria è sormontata da un’enorme croce eretta per volere di Papa Leone XIII e consacrata a Gesù Redentore, a ricordo del Giubileo del 1900, col concorso di tutte le Diocesi di Marche ed Umbria.
Dal Catria nascono i fiumi Cesano, Artino, il Bevano e il Cinisco.
Data l’imponenza, il grande massiccio è percorribile per tortuosi sentieri o strade asfaltate fin sulla cima, da dove si domina l’Italia centrale e la costa adriatica in un vastissimo panorama. Si può salire da Chiaserna di Cantiano, Val d’Orbia, Isola Fossara, Montelago di Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Colombara.
La stazione sciistica è sita interamente nella Provincia di Pesaro e Urbino, nel territorio del comune di Frontone. E’ disposta sul versante nord orientale del Monte Acuto. Sono presenti circa 9 km di piste da discesa servite da due impianti di risalita: una bidonvia ed uno skilift.
Per lo sci di fondo è disponibile un anello che circoscrive la vetta del Monte Acuto, estendendosi fin sotto il crinale del Monte Catria, attraversando l’altopiano dell’Infilatoio (mt. 1500).
Per lo snowboard è presente uno snow park (ovvero un’area attrezzata per evoluzioni acrobatiche).
Tutto il Massiccio del Catria è attrezzato per il trekking con diversi gradi di difficoltà, per le escursioni naturalistiche, per la mountain bike e per il turismo equestre.
Quasi tutti i sentieri sono segnalati dal CAI, Club Alpino Italiano; tra questi, degni di menzione sono il Sentiero Europa, il Sentiero Frassati (lungo 23 chilometri) e il famoso “Sentiero Italia”, che sul tratto di confine tra Marche e Umbria rappresenta un punto caratteristico per ricchezza e varietà di ambienti. Particolarmente suggestivo, lungo questo sentiero, è il sito denominato Bocca della Valle, punto panoramico di eccezionale valore, nel territorio comunale di Cantiano. Le vecchie mulattiere riportano il visitatore in un paesaggio ricco di vegetazione e di gradevoli scoperte.
Moltissimi e attrezzatissimi alberghi nella zona offrono numerose opportunità di vacanza. Sciare nelle Marche è un’esperienza unica.